Il territorio fece parte dei possedimenti del Monastero di San Colombano in età longobarda. La rocca di Ruino ed il Santuario di Montelungo sono citati in documenti ufficiali come proprietà del Monastero. Nel XI secolo Ruino diventa una corte di proprietà di Gerardo, diacono piacentino di origine longobarda. In epoca viscontea il feudo fu affidato alla casata dei Dal Verme, che ad eccezione di brevi cessioni e passaggi di prorpietà, ebbero il pieno controllo fino alla soppressione dei feudi.
Da vedere
La Chiesa Parrocchiale di Ruino dedicata a S.Pietro Apostolo che conserva al suo interno un’opera statuaria di legno del 1600. Nei dintorni di notevole interesse è il Castello di Torre degli Alberi, presso il suo ingresso si conserva una stele funeraria di epoca Giulio-Claudia, è dedicata a Ottone Macedone e Pollia. La torre del castello, in pietra e mattoni, è di notevole altezza ed è priva di merlatura, alla sommità presenta una cordonatura retta da mensolette. Sembra che nel 1452 il castello fosse uno dei luoghi destinati all’allevamento dei cavalli dei Conti Dal Verme di cui è tuttora la residenza. Nella frazione di Montelungo è di notevole interesse il recente Santuario la cui storia risale all’epoca di Carlo Magno.
Territorio tra: Valli Ardivestra, Scuropasso, Versa, Tidone
Superficie: 21.28 kmq
Altitudine: 526
Frazioni: Pometo, Carmine, Torre degli Alberi, Canavera, Casa Vannone.